lunedì 27 giugno 2011

L'errore

"Credo che il grande errore nelle scuole di usare la paura quale motivazione di base. Paura di essere bocciati, di non restare con la tua classe, etc. L'interesse invece può produrre conoscenza che in proporzione alla paura è un'esplosione nucleare rispetto ad un petardo. " - Stanley Kubrick.
Sono solo le parole di un regista che molto semplicemente ha centrato uno degli errori che la scuola purtroppo deve ammettere...
L'obiettivo che invece la buona didattica deve perseguire è quello di trasformare la scuola in un luogo dove star bene, dove non aver paura di essere sanzionati e minacciati, ma accolti e compresi .
L'esplosione nucleare deve avvenire per la forte motivazione e interesse che sappiamo creare noi adulti nei bambini che sono lì per imparare a crescere e a vivere in modo equilibrato.
So purtroppo che invece da molte scuole, a tutti i livelli, i bambini vorrebbero scappare e questo è il fallimento più grande... Noi docenti siamo lì e dobbiamo attivarci perchè questo non accada... usando tutta la passione, la comprensione e la competenza di cui siamo capaci altrimenti abbiamo formato persone che non avranno mai, forse, fiducia in se stessi e negli altri.

venerdì 24 giugno 2011

La scuola da ricordare

La scuola che i bambini non dimenticano è quella che lascia tracce di apprendimento affettivo, quello attivato attraverso la motivazione e la passione che sappiamo condividere con loro.
Sapete cosa ricordo io della mia scuola elementare? Il viso della mia maestra quando era sorridente, perchè la mia era una maestra severa, distante, (la tipica zitella o come si direbbe oggi... single) sempre seduta in cattedra non ricordo di lei una volta che mi si avvicinasse, anzi ero io ad andare da lei ma sempre rimandata a posto con tono "scocciato" e insofferente.
Delle sue lezioni non ricordo quasi nulla... ho imparato nonostante lei... per fortuna!
Forse il desiderio di insegnare in modo così coinvolgente mi è venuto proprio per questo tipo di scuola che ho vissuto, in una Sicilia di 40 anni fa molto più di adesso, difficile e chiusa, forse per voler provare a fare in un altro modo e anche per la mia indole già incline all'affettività e all'apertura, a mettermi nei panni dell'altro...
Ecco un suggerimento che può servire: se fossi io quel bimbo, quella bimba cosa vorrei per me? la vita a volte è solo una questione di punti di vista basta cambiare ruolo e il modo di vedere e di pensare si capovolge totalmente...la didattica deve prendere origine da questo.... supportata sì dalle competenze e dai contenuti ma alla base ci deve essere il piacere di fare come se fossimo noi a dover ricevere.... insegnare con l'anima non solo con la testa!
Credo che questo valga per ogni aspetto della vita ma a maggior ragione nella scuola che è un mondo di relazioni... viviamo la scuola in modo diverso è staremo meglio tutti soprattutto noi....

Camminando

Il viaggio

Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei luoghi
nè imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.

Camminando si apprende la vita
camminando si conoscono le cose

camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.

(Rubén Blades)

domenica 12 giugno 2011

La trasformazione

Deepak Chopra, non è uno storico è un medico di origine indiana, ma credo che queste sue parole possano essere condivise e aiutare a riflettere:
"La nostra trasformazione causa la trasformazione del mondo perché noi siamo il mondo. Il mondo non è altro che la proiezione della nostra coscienza, che essa sia consapevole o meno di se stessa. Se c'è guerra è perché noi siamo d'accordo a che ci sia la guerra, perché la nostra coscienza non vi si oppone. Se vi è commercio delle armi è perché noi abbiamo accettato che vi sia. Se vi è distruzione dell'ecosistema è perché noi lo abbiamo accettato. Il mondo intorno a noi non è altro che il nostro accordo collettivo e la nostra storia, ossia la storia che noi ci raccontiamo sia come individui che come collettività, è direttamente in relazione alle nostre intime intenzioni."

domenica 5 giugno 2011

FILASTROCCA DELLA STORIA

Quelle che seguono sono
rime di parole uniche che tesso la storia come poesia


Storia raccontami, dimmi com'è
cos'è successo prima di me
Guerre, scoperte, fortune, malanni
Storia raccontami il bello degli anni
Gli anni lentissimi, gli anni fuggiaschi
E gli anni femmine e gli anni maschi
E gli anni splendidi e gli anni cupi
E gli anni rondine e gli anni lupi
Gli anni che ballano su questa giostra
Il ballo è loro, la storia è nostra
Anni passate, volate lontani
Anni passate, volate lontani
Storia, rimani
(autore Bruno Tognolini)