lunedì 21 marzo 2011

Una canzone per un convegno

Poco originale, ma pertinente, il leitmotiv del Convegno potrebbe essere la canzone di De Gregori dedicata alla storia. Se non la musica, rileggiamone almeno le parole 

Francesco De Gregori, La storia, in Tra un Manifesto e lo Specchio, 2006 

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perché nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano

1 commento:

  1. "...Maestro parlaci del tempo. E lui rispose:Vorreste misurare il tempo, l'incommisurabile e l'immenso... l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo. e che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi...
    ... ma se con il pensiero volete misurare il tempo in stagioni,fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre, e che il presente abbracci il passato con il ricordo e il futuro con l'attesa" (Kahlil Gibran: Il Profeta)

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