sabato 14 maggio 2011

Noi e la storia

Credo che oggi, forse ancora più che in passato, i nostri giovani, i ragazzi che ci sono affidati, abbiano bisogno di formarsi una coscienza critica nei confronti della storia sia passata che attuale. In una società come la nostra in cui tutto viene consumato in fretta, in cui non ci si ferma a riflettere ma ci si lascia condizionare facilmente e omologare, in cui tutto sembra scivolare addosso, occorre che gli adulti si impegnino per fornire loro la capacità di "leggere" il momento storico in cui viviamo, per dare l'equilibrio necessario a capire le contraddizioni sociali e cercare insieme di risolverle a partire dai rapporti interpersonali. Sono certa che l'esempio di impegno e comprensione che sappiamo dare sia indispensabile per aiutarli a costruire una loro identità e saper interpretare la realtà in maniera consapevole e responsabile. Nella mia esperienza di insegnante ho cercato sempre di parlare ai loro cuori prima ancora che alla loro testa, privilegiando i rapporti umani e alla luce di questi ragionare insieme su quello che la storia ci insegna, sulla necessità di verificare le informazioni e trarre conclusioni personali stimolando il desiderio di dare ciascuno il proprio contributo per costruire un futuro migliore dove i valori più importanti siano lealtà, solidarietà e partecipazione. Credo sia questo a cui la nostra didattica deve mirare, creare occasioni di apprendimento interattivo, per diventare uomini e donne consapevoli che la storia non è quella degli altri ma appartiene a ognuno di noi, la storia che tutti insieme stiamo scrivendo ora, giorno dopo giorno.

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