lunedì 16 maggio 2011

storie di viaggi

Oggi ho pensato alla storia fatta dagli uomini in viaggio,
non solo da chi ha scoperto nuove terre o ha conquistato nuovi territori e sottomesso popoli, ma anche alle piccole storie di chi ha "fatto fagotto" e rischiando è salpato verso terre sconosciute.
Riflettevo sulla speranza che muove l'uomo a costruire una vita nuova, a ripartire dal niente, ricominciare in una sorta di ri-nascita.
Com'è attuale questo argomento e come siamo storicamente poco consapevoli della storia che nei secoli precedenti noi abbiamo scritto. Vi lascio con poche righe evocative tratte da un poesia:
"Sei voci

Non fu il mare a raccoglierci
Noi raccogliemmo il mare a braccia aperte.
Calati da altopiani incendiati da guerre e non dal sole,
traversammo i deserti del Tropico del Cancro.
Quando fu in vista il mare da un’altura
Era linea d’arrivo, abbraccio di onde ai piedi.
Era finita l’Africa suola di formiche,
le carovane imparano da loro a calpestare. ..."
(Erri de Luca: Solo andata, migrazione e poesia)

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